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Ricordi Via Torpignattara

mercoledì 26 agosto 2009

Via di Torpignattara le origini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La zona di Torpignattara si estende su tutta l'area del Pigneto, nei confini delimitati dalla ferrovia Roma-Sulmona-Pescara a nord, quindi via di Portonaccio, via di Acqua Bullicante, via Teano, via Cori, via Norma, via Terracina, via Minturno, via Labico, via Policastro, via di Acqua Bullicante a est, via Casilina a sud, quindi il tratto della FR4 fino al ponte sul viale dello Scalo San Lorenzo a ricongiungersi con la ferrovia Roma-Sulmona-Pescara. La parte storica di Torpignattara, invece, si estende a cavallo della via Casilina anche sul quartiere Q.VIIITuscolano, da via Policastro e via Labico a nord fino a viale dell'Acquedotto Alessandrino a sud; da viale Filarete a ovest, fino a via dei Gordiani a est. In passato l'odierno territorio di Torpignattara ebbe varie denominazioni, tra cui quella di "Ad duas lauros", "In comitatu" e "Sub Augusta". La prima, Ad duas lauros, la si deve allo scrittore latino cristiano Tertulliano (150 – 220) che, nel ricordare i sediziosi, certamente non cristiani, che avevano congiurato contro l'imperatore si rivolge ai pagani con una domanda: «Inter duas lauros obsident Caesarem?» ("presso i due allori tendono l'agguato all'Imperatore?"). Infatti, in questa località vi era la residenza o villa imperiale, che esisteva ancora successivamente, in piena epoca cristiana. L'imperatore Valentiniano III, venne ucciso nel 455, durante una congiura, proprio in questa località mentre era impegnato in esercizi di tiro con l'arco nella piazza d'armi della sua residenza "ad duas lauros"[2]. La località comprendeva, oltre la residenza imperiale, anche le ville, i castra (accampamenti militari) e il campus martius, dove si svolgevano regolarmente gli addestramenti e le esercitazioni dei reparti militari. Il nome deriva da una denominazione popolare attribuita al Mausoleo di Elena (madre dell'imperatore Costantino I - IV secolo). Tale mausoleo sorge all'interno di un'area anticamente denominata Ad duas lauros che comprende, tra l'altro, i resti interrati di una basilica addossata al mausoleo e, nel sottosuolo, le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro. La struttura del tamburo superiore, in parte crollata, è costituita da calcestruzzo nel quale sono incorporate delle anfore (pignatte) che avevano lo scopo di alleggerire la costruzione. La fantasia popolare ha dapprima coniato il termine "torre delle pignatte" per indicare il monumento e la zona circostante; poi, con il tempo, il termine si è trasformato in "Torpignattara" o "Tor Pignattara", tutt'oggi in uso.
La via principale è la omonima via di Tor Pignattara.

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